Festival della Canzone Italiana
Storia del Festival di Sanremo
Noto come Festival di Sanremo, il Festival della Canzone Italiana si svolge ogni anno, dal 1977, al Teatro Ariston: è una gara canora alla quale partecipano interpreti della musica leggera che propongono canzoni inedite di autori italiani, pena l’esclusione dalla gara. Giurie di esperti e voto popolare decretano il vincitore di ogni edizione.
Oltre a premiare il vincitore della gara canora, il Festival premia, dal 1984, la canzone vincitrice tra le “Nuove Proposte” (o Giovani). Altri premi vengono conferiti ai cantanti in gara di entrambe le categorie, come ad esempio il Premio Mia Martini (il Premio della critica intitolato alla cantante che per prima se lo aggiudicò nel 1982), il Premio Volare (che prende il nome dalla canzone di Domenico Modugno scritta da Franco Migliacci che vinse nel 1958 e che premia il miglior testo) e premi di concorsi collaterali. Durante il Festival di Sanremo vengono assegnati anche alcuni premi “alla carriera” a personaggi del mondo dello spettacolo, in gara o invitati per l’occasione.
Le prime edizioni del Festival erano trasmesse per radio e si svolgevano al Casinò di Sanremo. Dal 1977 il concorso si è spostato al Teatro Ariston diventando un evento televisivo, trasmesso in Eurovisione da Raiuno, il primo canale della tv pubblica italiana.
La formula del concorso è stata modificata negli anni, ma il Festival solleva puntualmente dibattiti e polemiche che conferiscono alla manifestazione canora risonanza mediatica nazionale e internazionale.
Negli anni si sono succeduti presentatori, accompagnati da vallette o spalle. Il record di conduzioni spetta a Pippo Baudo con 13 conduzioni, seguito da Mike Bongiorno, 11, e Nunzio Filogamo che ha presentato la manifestazione per 5 volte. Gabriella Farinon è la conduttrice che detiene il record di conduzioni al femminile (3 edizioni).
Il Teatro Ariston
La duttilità della sala Ariston permette di ospitare per l’occasione un grande palco che, oltre ai cantanti in gara, spesso accoglie anche l’orchestra, mancata soltanto negli anni Ottanta, quando i cantanti si esibivano accompagnati da basi musicali preregistrate o direttamente in playback.
Le scenografie del Festival sono un altro elemento che caratterizza ogni edizione del Festival. Il sedicesimo Quaderno dell’Ariston, intitolato “Scenografie” è dedicato proprio ad esse.
Il lavoro ha due anime. La prima è costituita dalla tesi di Laurea di Valeria Serpi della prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni dell’Università La Sapienza con il Prof. Arch. Antonin Joseph di Santantonio come relatore e Marco Calzavara come correlatore, che attraverso immagini e racconti documenta fedelmente tutte le edizioni. La seconda invece riguarda tutte le interviste e gli interventi dei personaggi, che con il loro lavoro hanno contribuito al successo della manifestazione.
Il Teatro Ariston, oltre ad ospitare il celeberrimo Festival della Canzone Italiana e la rassegna della Canzone d’Autore “Premio Tenco”, ben si presta, per dimensioni e caratteristiche, ad essere il luogo ideale per eventi e trasmissioni televisive, proiezioni, rassegne di poesia, balletto, lirica, convegni, fitness e eventi sportivi (come il Galà della Boxe ospitato nel 1993), mostre, spettacoli musicali e di cabaret di vario genere, in grado di soddisfare la clientela business più esigente.