Le scenografie del Festival di Sanremo
Il sedicesimo quaderno dell’Ariston è dedicato alle scenografie. Il lavoro ha due anime. La prima è costituita dalla tesi di Laurea di Valeria Serpi della prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni dell’Università La Sapienza con il Prof. Arch. Antonin Joseph di Santantonio come relatore e Marco Calzavara come correlatore, che attraverso immagini e racconti documenta fedelmente tutte le edizioni. La seconda invece riguarda tutte le interviste e gli interventi dei personaggi, che con il loro lavoro hanno contribuito al successo della manifestazione. Si inizia nel dopo guerra al Casinò. Dal 1951 Lorenzo Musso è l’indiscusso protagonista delle scenografie, che ha curato fino al 1976. Gli anni settanta segnano un momento di particolare difficoltà per la manifestazione sanremasca; basti pensare al controfestival di Dario Fo.
Ma segnano anche il trasferimento dell’evento dalla Casa da gioco all’Ariston. Il rilancio degli anni ottanta vede come scenografi Enzo Somigli, Gianfrancesco Ramacci, Luigi Dall’Aglio e nel 1987 l’esordio di Gaetano Castelli. La manifestazione si consacra come un fenomeno di costume negli anni novanta, in cui lo stesso Castelli si inizierà a guadagnare la fama di scenografo del Festival.
Armando Nobili firma le scenografie della fine dgli anni novanta e inaugura il nuovo millennio. Le edizioni più recenti portano il segno di Mario Catalano(2001), Dante Ferretti(2006) e Gaetano Castelli(2002-2005/2007-2008).
Tra i personaggi intervistati non poteva mancare l’uomo più rappresentativo del Festival, Pippo Baudo, che dice:”…..una scenografia deve essere bella e festosa, ma anche funzionale….”. Ricordiamo l’intervento di Adriano Aragozzini, organizzatore e poi produttore esecutivo della Rai-Tv dall’89 al 93, che afferma: “Me ne occupavo moltissimo… E’ la prima immagine che lo spettatore ha di un festival”.
Ma l’elenco è lungo e comprende tra gli altri Giampiero Raveggi, responsabile della struttura di Raiuno, Igor Varnero, Assessore alla promozione turistica del comune di Sanremo, Gino Landi, storico regista della Rai-Tv, con sei edizioni all’attivo, Dante Ferretti e tanti altri.